L’importanza della corretta manutenzione dell’impianato frenante
L’impianto frenante è uno dei principali elementi di sicurezza attiva del veicolo. Tra i vari componenti che lo costituiscono, dischi e pastiglie richiedono anche una manutenzione periodica perché soggetti a usura. Il cambio stagionale dei pneumatici rappresenta quindi un’occasione utile per la verifica dell’impianto e dell’usura dei suoi componenti.
Individuare sin da subito il deterioramento dei freni o la necessità di un intervento permettono di offrire al cliente un mezzo più sicuro. Stress meccanici e termici, condizioni ambientali e sedimentazione di sporco possono compromettere il corretto funzionamento dei freni, aumentando di conseguenza lo spazio di frenata. Nonostante la rapidità necessaria nel cambio gomme è fondamentale che i tecnici sfruttino quest’opportunità per esaminare l’area del veicolo sui cui stanno lavorando. La verifica è opportuna anche per i veicoli con pneumatici 4 stagioni.
Il controllo dei freni
Cinque sono i componenti che un autoriparatore deve assolutamente controllare per garantire al proprio cliente di viaggiare sicuro sulla strada:
- pastiglie – verifica dello spessore
- dischi – crepe, rigature, presenza di ruggine o formazione di gradini
- pinza – danni ai perni di guida, ai manicotti del pistone, perdite o corrosione
- freno di stazionamento – cavo correttamente inserito
- tubi di stazionamento – perdite o crepe
Storia e funzionamento dell’impianto frenante
Negli anni l’impianto frenante si è evoluto sia del punto di vista meccanico che elettronico:
- Freni a tamburo su tutte quattro le ruote: inventore Louis Renault nel 1902
- Freni a disco sulle sole ruote anteriori: 1955 – questo sistema è utilizzato in parte anche oggi su molti veicoli, con le dovute evoluzioni
- Freni a disco su tutte e quattro le ruote: oggi – questo sistema è in grado di supportare le sollecitazioni termiche oltre gli 800°C.
Con l’avvento dell’elettronica sempre più affidabile e potente, l’industria della componentistica ha cominciato a proporre accessori come il sistema anti bloccaggio ABS (Antilock Braking System) e il controllo elettronico della stabilità ESP (Electonic Stability Programm). Il tutto per rendere più facile il controllo dell’auto in condizioni d’emergenza, diminuendo gli spazi di arresto del veicolo e aumentando decisamente la probabilità di scampare a un brutto incidente.
Quando si preme il pedale del freno, la pressione generata dal sistema pompa-liquido arriva fino alle 4 ruote:
- per le ruote con freni a disco, la pressione provoca l’azione di una pinza idraulica che stringe le pastiglie dei freni sul disco;
- per le ruote con freni a tamburo, la pressione apre invece due ganasce che entrano in contatto con il tamburo.
Dato che la frenata è assicurata per il 60% dalle ruote anteriori, i freni a disco più resistenti, vengono montati sempre nella parte anteriore del veicolo, spesso assicurandone anche la ventilazione (freni autoventilanti, che combattono il pericoloso fenomeno del fading) per migliorarne il raffreddamento. Nella parte posteriore, invece, sebbene negli ultimi anni si sia arrivati ad utilizzare quasi sempre freni a disco in questa posizione, possono essere montati anche freni a tamburo.
La manutenzione freni per TUNAP
Quando si parla di sicurezza TUNAP è in prima linea per tutelare chi è alla guida ma anche il professionista nella sua officina. Ottime prestazioni e sicurezza sono il nostro obiettivo costante ed è grazie alla ricerca dei laboratori TUNAP che siamo riusciti a realizzare dei prodotti ad altissima efficienza.
TUNAP 915: